venerdì 24 marzo 2006

Elettrodata cresce. Aumentano fatturato, margine operativo lordo e linee di produzione.

Elettrodata, il terzo produttore italiano di PC desktop e il primo di notebook, ha chiuso il 2005 con un fatturato di 125 milioni di Euro, di poco più alto di quello del 2004, e un margine operativo lordo che è cresciuto di oltre il 15%, posizionandosi nella fascia più alta del mercato di riferimento. La crescita del fatturato, a causa della continua discesa dei prezzi, è stato ottenuto con un significativo aumento della produzione, che è stata ampliata e trasferita in un edificio adiacente alla sede dell'azienda.

Nel corso del 2005, Elettrodata ha spostato verso l'alto il baricentro della propria offerta, puntando su modelli con caratteristiche avanzate nell'area dei notebook, ampliando la gamma dei server e rafforzando l'offerta professionale di servizi con l'acquisizione del più alto livello di certificazione sistemistica Microsoft. Grazie a questo, ha ottenuto degli eccellenti risultati nel mondo delle aziende, sia pubbliche che private.

"Il 2005 è stato un anno importante per Elettrodata, durante il quale siamo riusciti a tenere il passo con il mercato e allo stesso tempo a porre le basi per il futuro con un importante lavoro di razionalizzazione dell'organizzazione e della gestione, che è coinciso con l'arrivo di Roberto Coppari nella posizione di Direttore Generale", commenta Lorenzo Zubani, fondatore e principale azionista di Elettrodata. "In questo modo, abbiamo liberato delle risorse che sono state usate per lo sviluppo di prodotti originali come il server Ulixe EasyCluster e il media center Skintek Bello, e abbiamo aumentato il margine operativo lordo".

"Tra i maggiori produttori di PC italiani, Elettrodata è quello che ha dimostrato la maggiore reattività e capacità propositiva al mercato, in un contesto competitivo in cui i grandi player globali hanno messo in campo tutte le loro risorse per creare difficoltà ai produttori locali", sostiene Roberto Coppari, Direttore Generale di Elettrodata. "Abbiamo incominciato il 2005 con una situazione solida, sulla quale abbiamo avuto la possibilità di costruire per il futuro andando a migliorare quelle aree in cui vi erano margini per farlo. E lo abbiamo fatto seguendo una strategia chiara, che ci ha permesso di ottenere dei risultati largamente superiori a quelli del mercato".

Si sviluppa la collaborazione tra Forti Group e Tele Atlas nel mercato della mobile navigation.

Forti Group, uno dei principali distributori in Italia di dispositivi di navigazione satellitare all-in-one (PND: Personal Navigation Devices), annuncia nuovi importanti sviluppi della sua partnership con Tele Atlas, produttore leader nel mondo di mappe e contenuti geografici digitali.

Forti Group e TeleAtlas hanno recentemente dato il via al “Tele Atlas Retail Program 2006”: un programma di formazione “in-store” rivolto alla grande distribuzione. Il programma è inteso a richiamare e focalizzare l'attenzione del canale sull'importanza del database cartografico, vero e proprio 'cuore' di qualunque sistema di navigazione. Il training è stato studiato in maniera specifica per gli addetti alle vendite presso gli store delle principali insegne di distribuzione.

Grazie anche a queste attivita’ di diffusione della “cultura sulla navigazione saltellitare”, Forti Group puo’ oggi annunciare una nuova collaborazione dai contenuti fortemente innovativi.

Media World dal mese di Marzo offre ai propri clienti la possibilita’ di aggiornare il data base cartografico dei sistemi di navigazione satellitare di primo equipaggiamento (mappe e punti di interesse). La scelta del set cartografico da parte dell’utente finale sara’ supportato dalla preparazione del personale Media World e da materiali informativi appositamente predisposti; tra questi una stazione interattiva con touchscreen da 19”, un vero e proprio “assitente virtuale” alla vendita.

martedì 21 marzo 2006

L'RFID approda alla carta di credito

VISA e MasterCard hanno recentemente annunciato che si avvicina il momento in cui negli Stati Uniti verranno accettati e utilizzati sistemi di pagamento "contacless" basati su chip RFID., con cui effettuare pagameti semplicemente avvicinando la carta a un sensore invece di doverla introdurre in un lettore tradizionale. VISA ha anche presentato una versione "mini" di questi sistemi di pagamento, con dimensioni che sono circa la metà di una carta di credito attuale. La carta RFID di VISA utilizza un chip a 128 bit con Triple Data Encryption Standard per la protezione dei dati durante la transazione, dati che comprendono il numero di conto e un codice numerico che viene generato per identificare ciascuna transazione.

venerdì 17 marzo 2006

Nuove applicazioni per l'RFID nell'imballaggio

Un'azienda specializzata in sistemi automatici di imballaggio, Lantech, ha montato un lettore RFID Symbol XR400, un wireless bridge e antenne Symbol AN400 su un wrapper per pallet. Il wrapper viene utilizzato da un'azienda appartenente al gruppo DHL a Harrisburg, in Pensylvania. La macchina è stata integrata con successo in un sistema automatizzato per la gestione degli ordini basato su RFID.

Per approfondire

Verso una regolamentazione RFID Europea ?

In occasione del CEBIT 2006, dove le tecnologie RFID hanno giocato un ruolo decisamente importante, grazie a iniziative come il Future Store organizzato dal gruppo Metro, la Commissione Europea ha stabilito che verrà attivata una serie di indagini pubbliche per chiarire il ruolo dell'RFID in relazione alle problematiche legate alla privacy dei cittadini; lo scopo dichiarato è quello di creare un rappporto di maggiore fiducia verso la la tecnologia RFID, il cui sviluppo risulterebbe oggi frenato proprio da questo genere di timori.

venerdì 3 marzo 2006

ABI research: gli smartphone raddoppiano nel 2006

Gli smartphone di fascia alta e i cosiddetti "supersized" form factor si sono sempre confrontati con una ridotta domanda di servizi avanzati per i dati, restando sempe relegati in una nicchia di mercato. Il 2006 tuttavia dovrebbe costituire un anno di svolta, e il segmento potrebbe veder raddoppiare il volume di vendita: i 123 milioni di unità previsti da ABI Research costituirebbero una quota del 15% sul mercato complessivo dei telefoni cellulari

Per approfondire: l'articolo di Tekrati